QUANDO CRISTO SI FERMAVA A EBOLI > Sabato 5 dicembre 2015

Il mondo contadino da Sud a Nord al tempo di Carlo Levi
CONVEGNO NAZIONALE

ideato e promosso da Istituto Alcide Cervi e Filef (Federazione italiana dei lavoratori emigrati e famiglie), in collaborazione con Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Fondazione Giorgio Amendola, Confederazione Italiana Agricoltori

Casa Cervi, Sala Maria Cervi, ore 9,30 – 13,00

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Ricorre quest’anno il quarantesimo anniversario della scomparsa di Carlo Levi (Torino, 29 novembre 1902 – Roma, 4 gennaio 1975), pittore, scrittore, militante antifascista, senatore della Repubblica, fondatore della Filef – Federazione italiana lavoratori emigrati e famiglie.

Nell’ambito delle celebrazioni che si tengono in varie parti d’Italia – aperte il 24 novembre scorso nella Sala Zuccari del Senato, con l’intervento del presidente Pietro Grasso – Istituto Cervi e Filef, in collaborazione con la Confederazione Italiana Agricoltori, la Fondazione Giuseppe Di Vittorio e la Fondazione Giorgio Amendola, organizzano il convegno nazionale “Quando Cristo si fermava a Eboli. Il mondo contadino da sud a nord al tempo di Carlo Levi”.

Il convegno, aperto a tutti, mette al centro la situazione del mondo contadino nell’Italia meridionale, appassionatamente raccontata da Carlo Levi nel suo libro più famoso, confrontandola con le vicende delle campagne reggiane e padane: condizioni di vita, lotte per la terra e per il lavoro, movimenti migratori, trasformazioni sociali ed economiche.

L’anniversario della scomparsa di Carlo Levi diviene così lo spunto per approfondire questi temi partendo da un’opera di letteratura che è soprattutto un’attenta analisi storico-politica sul Meridione e sulle ragioni della sua cronica arretratezza. In una prospettiva storica, ma lungo il percorso storico artistico e anche politico di Carlo Levi, nel convegno si guarderà nello stesso tempo alle lotte contadine e alla situazione delle campagne del sud e del nord Italia nella seconda guerra e negli anni immediatamente successivi, quando la Basilicata era paradigma dello spostamento di tanti migranti verso le terre del Nord, fra cui quelle emiliane e reggiane.

Il convegno individua nelle scuole superiori e nell’Università di Agraria gli interlocutori privilegiati, insieme a storici, ricercatori, associazioni di settore, studiosi e chiunque sia interessato a conoscere aspetti fondamentali della nostra storia contemporanea.

Per l’occasione sarà esposta presso il Museo Cervi una riproduzione dell’opera di Carlo Levi “Lucania ’61”, prestata dalla Fondazione Giorgio Amendola – Associazione Lucana In Piemonte Carlo Levi.

saluti di
sen. Albertina Soliani, presidente Istituto Alcide Cervi
Laura Salsi, presidente Filef Reggio Emilia
Cinzia Pagni, vicepresidente vicario Cia Nazionale

modera
Stefano Morselli, giornalista

intervengono
Pasquale Iuso, professore di storia contemporanea, Fondazione Giuseppe Di Vittorio

Romeo Guarnieri, docente di storia

Franco Arminio, poeta e direttore del Festival “La Luna e I Calanchi”

Prospero Cerabona, presidente della Fondazione Giorgio Amendola

sen. Leana Pignedoli, vicepresidente Commissione Agricoltura del Senato

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