La Festa del Lavoro al Museo Cervi > 1 maggio

Domenica 1 maggio 2016

in occasione della Festa del Lavoro al Museo Cervi dalle ore 15

un pomeriggio dedicato al lavoro, alle donne e alle tradizioni

insieme al Gruppo “Vecchi Mestieri di Barco di Bibbiano“ per toccare con mano alcuni antichi mestieri che hanno attraversato la vita delle campagne e dei contadini e che sono rappresentati nell’allestimento espositivo del Museo Cervi

e in Sala della Solidarietà del Museo Cervi la giornata conclusiva della mostra  “Donne e lavoro. Un’identità difficile“ promossa dall’IBC, Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Istituto Alcide Cervi.

Dalle ore 15 il “Gruppo Vecchi Mestieri di Barco di Bibbiano“ riporterà in vita il telaio esposto a Casa Cervi dando dimostrazione dell’antica pratica delle tessitura e della lavorazione della lana e della canapa. Facendo riferimento agli oggetti esposti a Casa Cervi verranno riproposti altri antichi mestieri come l’impagliatura delle sedie.

L’iniziativa non intende essere una mera rievocazione ma un’occasione per riproporre uno spaccato della vita nelle campagne e dei lavori che vi si conducevano, guardando all’esperienza della famiglia Cervi e ai processi di modernizzazione che gia negli anni ’30 del secolo scorso avevano avviato.

Domenica 1 maggio è inoltre la giornata conclusiva della mostra “Donne e lavoro. Un’identità difficile“ promossa dall’IBC, Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Istituto Alcide Cervi.

“Donne e Lavoro” è frutto di una ricerca, a cura di Rossella Ropa e Cinzia Venturoli, che ripercorre i tempi e le fasi della inclusione/esclusione femminile nel mondo del lavoro, individuandone cause e ragioni. Dalla difficoltà di accedere ad occupazioni ritenute ‘naturalmente maschili’ di fine Ottocento – inizio Novecento, si passa a delineare il riconoscimento ad esercitare tutte le professioni ottenuto dopo la prima guerra mondiale, riconoscimento tuttavia negato durante il periodo fascista, e si arriva infine al raggiungimento della parità duramente conquistata con le lotte degli anni 1950-1960.

La mostra indaga il difficile processo di emancipazione e di crescita dell’autocoscienza e del ruolo delle donne nel mondo del lavoro, ma anche le lotte per una società con più diritti, con più parità, con maggiore coesione e giustizia sociale portate avanti a caro prezzo da molte donne coraggiose in tutto il mondo. Quel lungo processo di crescita è ancora in atto, mentre gli effetti della crisi che stiamo vivendo sviliscono il mondo del lavoro colpendo con più ferocia le donne.

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"Ha accompagnato i nostri anni, liberi e democratici, con la sua memoria vivace e fiera, la sua intelligenza libera e coraggiosa, la sua volontà di trasmettere a noi, e specialmente ai ragazzi, il sogno di un mondo nuovo della Resistenza."