Sono giorni drammatici per le popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto scorso, ore convulse in cui la solidarietà di una Nazione intera si sta manifestando in moltissimi modi, con un generoso abbraccio che oggi può solo lenire le ferite, in attesa della ricostruzione materiale e sociale di quelle comunità.
Ognuno di noi, individuo o soggetto collettivo che sia, si sta adoperando per rendersi utile, sta cercando di capire come essere parte di questa catena di aiuti e sostegno in modo concreto, significativo. Anche Casa Cervi e la sua gente sono vicini a questa tragedia rinnovata, nel dolore e nelle scene di macerie familiari ormai a molte regioni italiane negli anni.
Mentre le strade della solidarietà, per molte vie, convergono sulle zone e le famiglie colpite, a noi sta a cuore anche un’ altra cosa: che nel momento dell’emergenza, non si abbandoni la trasparenza delle azioni e degli intenti. Ancora di più, che si abbia a cuore anche nell’epicentro della mobilitazione la verità su chi fa che cosa e perché.
Accade, ad esempio, che gruppi volontaristici riferibili a Casa Pound promuovano raccolte alternative, parallele ed autonome. Accade che la solidarietà si tinga di colori scuri, di opachi sottintesi, di strumentalizzazioni latenti, fino a che non saranno manifeste.
Nell’esprimere ancora una volta la massima vicinanza alle vittime di questo dramma, che prenderà le forme e le vie ufficiali della raccolta promossa dalla Protezione Civile Nazionale, vogliamo anche dichiarare la massima vigilanza sulle forme e le finalità delle tante solidarietà espresse. Ognuno dica chi è e cosa vuole fare. L’autorevolezza del nostro sistema di volontariato e soccorso è già sancita nei fatti e nelle procedure. C’è bisogno di tutti. Non c’è bisogno, invece, di alcuna bandiera che sventoli sulle macerie. Men che meno di quelle avverse alla Democrazia.
ALBERTINA SOLIANI
Presidente Istituto Alcide Cervi