“Ma allora arrivano i fratelli Cervi ?”
Grace (alunna della scuola dell’infanzia)
La cerimonia di intitolazione ai sette fratelli Cervi della scuola dell’Infanzia di via Montessori a Salò
alla presenza del sindaco di Salò Gianpiero Cipani, la dirigente scolastica Fiorella Sangiorgi, il presidente della sezione Anpi Garda-Valsabbia Paolo Canipari e Albertina Soliani, Presidente dell’Istituto Alcide Cervi.
Insieme ai bambini della scuola che hanno cantato l’inno nazionale a conclusione della cerimonia, rendendo viva e presente la memoria dei sette fratelli, proprio come le parole di Grace, alunna della scuola dell’infanzia di Salò:
“Ma allora arrivano i Fratelli Cervi?!”
Nell’anniversario della morte di Papà Cervi, datata 27 marzo 1970, forse le parole più intense le pronuncia Grace, una bimba di tre anni di Salò. La sua scuola dell’infanzia statale è appena stata intitolata ai fratelli Cervi, e ha appena ascoltato dalle maestre, dai dirigenti, dalle autorità e dalla presidente dell’Istituto Albertina Soliani parole rivolte al futuro. Dare il nome ad una scuola significa stipulare il contratto più forte tra il passato e il futuro. Grace, alla fine dei canti, delle poesie, delle dichiarazioni, chiede: “Ma allora allora arrivano i fratelli Cervi?!”
Papà Cervi sarebbe fiero di questa sintesi. Lui è sempre stato l’uomo del nuovo raccolto. Che esportava all’avvenire e al progresso, persino dal letto di ospedale, ormai vecchissimo. Il corpo nel passato, e lo sguardo dritto nel futuro.
Quella promessa che vedeva Alcide, la promessa di una storia che non sarà mai fuori corso, è la stessa che ha colto una bimba di pochi anni, all’ombra di una scuola che porta il nome dei suoi figli. In un luogo che solo nominato evoca brutti ricordi, ma che oggi e per sempre ha un pezzo di resistenza in più nella sua comunità.