1° Maggio al Museo Cervi
Festa del Lavoro 2017
Casa Cervi, Sala Genoveffa Cocconi, ore 16
Il lavoro, le lotte, l’impegno per i diritti e la giustizia sociale nei canti delle Mondariso
Insieme a
Coro delle Mondine di Novi (Modena)
Coro delle Mondine di Porporana (Ferrara)
Con la partecipazione di Adelmo Cervi
In occasione della Festa del 1° Maggio, in contemporanea alla Mostra dedicata alle Donne nella Prima Guerra Mondiale e nella Sala dedicata alla madre dei Sette Fratelli Cervi, i Canti proposti dalle Mondine di Novi e di Porporana ripercorrono la storia delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso i canti popolari tramandati e interpretati dalle Mondariso, a seguito di un prezioso lavoro di ricerca e di raccolta di documenti della cultura e del canto popolare.
Tali canti hanno un grande valore storico e documentario, ma anche sociale, politico, e aggregativo, per lo spaccato che restituiscono, e insieme per i sentimenti, le passioni, i vissuti di cui sono una testimonianza, rendendo conto anche del protagonismo delle donne nel determinare gli snodi fondamentali della storia recente.
Omaggio a Papà Cervi
[poesia di Ada Palavanchi]
Avevano tanti sogni nascosti nel cuore
Ma una mano assassina li ha tutti spezzati
Lo sguardo lontano all’orizzonte, vedevano la pace: hanno incontrato la morte.
Nei tuoi Campi Rossi spaccavi le zolle assieme ai tuoi figli e li vedevi gioire.
Scoppiavi d’orgoglio nel guardare i tuoi campi fiorire.
Aprivi il tuo cuore ovunque arrivavi
Offrendo pane e speranza in cambio di niente.
Amavi la giustizia e vedevi il bene in ogni persona con l’ingenuità di un bambino,
non sapendo quanto dolore ti avrebbe riservato il destino.
Ma tu Papà Alcide come hai fatto a portare con te tanto dolore? Sei un grande, sei
forte, sei un vero eroe!
Ogni notte pensavi ai tuoi figli e con le mente li accarezzavi.
Sette erano i tuoi ragazzi, due le tue braccia, ma in quell’abbraccio ci stavano tutti.
Ti hanno invitato le maestranze, ti hanno mostrato sui palchi d’onore.
A testa alta ti sei presentato e ancora una volta hai fatto il tuo dovere.
Ti hanno donato medaglie, strette di mano, pacche sulle spalle e tante belle parole.
Sei stato attorniato e conteso da falchi e leoni e tu con grande umiltà ti sei prestato per
farli apparire più buoni
Caro Papà Cervi ti chiediamo perdono.
Il mondo ti deve grande rispetto.
Hai dato i tuoi figli per un domani migliore, ma anche adesso non hai avuto il riscatto.
Perdonaci!!!!
Ada Palavanchi
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