In ricordo di Luciano Guerzoni (di Albertina Soliani)

Ci ha lasciato in queste ore Luciano Guerzoni, vicepresidente nazionale dell’ANPI e uomo della politica e delle istituzioni dalla lunga storia, punto di riferimento per generazioni di sinceri democratici. A partire dagli amministratori che hanno avuto il piacere di conoscerlo come Presidente della Regione Emilia Romagna, Guerzoni ha influenzato positivamente tutti coloro che ne hanno incrociato il cammino di coerenza ed impegno nelle istituzioni, nel Senato della Repubblica e in tutti gli organismi che ha animato con il suo trasporto lucido e appassionato.

Aveva dedicato gli ultimi anni della sua preziosissima esperienza alla causa dell’antifascismo, nell’ANPI a fianco della Presidenza di Carlo Smuraglia. In molti hanno contato e contavano tutt’ora sulla sua guida per gli anni a venire, di fronte alle grandi sfide che i valori democratici e costituzionali hanno davanti.

Se ne va un grande emiliano, un grande uomo della politica militata e vissuta fino in fondo. Un uomo della democrazia e delle istituzioni che aveva insieme a tanti della sua generazione dato un senso concreto e tangibile alla appartenenza ideale all’antifascismo. Nella certezza che Luciano Guerzoni avesse ancora molto da dare e da darci, anche da Casa Cervi cercheremo di essere all’altezza del suo lascito e della sua intransigenza civile.

Nei ricordi personali, è stato il mio Presidente di Regione negli anni ’70, nei quali proprio in Emilia Romagna è nata la politica istituzionale della parità tra uomini e donne. Nel 1975, con lui tutte le donne democratiche della nostra regione , di tutte le forze politiche e di tutte le associazioni, hanno costruito lo storico Convegno su donne e Resistenza in Emilia Romagna, nel 30ennale della Liberazione.

Luciano Guerzoni ha costruito in Emilia Romagna la democrazia degli uomini e delle donne, insieme.

Grazie, Luciano

ALBERTINA SOLIANI
Presidente Istituto Alcide Cervi

Prova anche

“A monte di noi, Giacomo Notari”. Il saluto dell’Istituto Cervi al partigiano “Willy”

In queste ore è scesa dalla montagna la notizia che Giacomo Notari, il Partigiano Willy, non c’è più. Giacomo si è spento ad un passo dai suoi 100 anni, un traguardo che non aveva bisogno di raggiungere per definire la sua vita lunga, intensa, piena e coerente con lo spirito che gli abbiamo sempre visto negli occhi, e inciso nelle mani: lo spirito di un resistente vero.