Cari Amici,
le ultime ore stanno svelando la gravità della situazione italiana, da tempo alla deriva. La condizione a cui siamo arrivati tocca i fondamentali: chi siamo, che cosa vogliamo. Servono pensieri nuovi, non le furbizie, non la superficialità, non l’arroganza.
Io sto con Mattarella. Sto con la Costituzione. Sto con l’Unione Europea. Sto con lo spirito civile dell’Italia.
È in gioco la nostra dignità, personale e collettiva. Sono in gioco la libertà, l’uguaglianza, la solidarietà, la pace. Oggi come allora, quando dalla Resistenza è nata la Repubblica.
Muoviamoci. Parlando, argomentando, persuadendo. È tempo di mettere in campo la ragione, non la propaganda.
Nessuno ci impedisca di essere consapevoli. E liberi. La sovranità del popolo è questo: non la cecità di fronte a noi stessi, all’Europa e al mondo. È la consapevolezza che solo insieme possiamo vivere il nostro tempo.
Sgomenta il linguaggio tanto misero quanto violento di chi pretende di guidare gli altri. Dateci un pensiero, coraggioso e rispettoso, non buttate la nostra anima allo sbaraglio.
Mi preoccupa la vita dei giovani, in balia di parole che banalizzano e semplificano.
Il mondo è uno, chi pretende di separare popoli e territori è fuori dal mondo.
L’unità dell’Europa e dell’umanità è un processo che si costruisce, non cade dall’alto. Non si possono interrompere con leggerezza processi storici che sono la premessa della pace. Sono cammini irreversibili oggi, non governarli o governarli male appartiene alla stupidità degli uomini.
Passiamoci parola. Siamo in tanti a pensarla così, facciamoci sentire.
Un caro saluto.
Albertina