Prosegue all’Istituto Cervi la Summer School Emilio Sereni dedicata ai “Paesaggi dell’acqua”, l’iniziativa che ogni anno a fine agosto riunisce studiosi, docenti e operatori del territorio che si interrogano sull’efficacia sociale dell’indagine storica sul paesaggio agrario, sui modi della sua valorizzazione, sulle tecniche e sulle strategie per il suo insegnamento, sul rapporto che occorre promuovere fra cittadinanza e patrimonio agrario. Temi cari a Emilio Sereni, uomo politico nel primo decennio dell’Italia repubblicana, partigiano, scrittore e storico dell’agricoltura.
La terza giornata della Scuola ha visto una originale uscita sul territorio. Sono state le acque del fiume Oglio ad accogliere alla Summer School, una giornata che ha catapultato i partecipanti dalle aule didattiche a bordo dei gommoni da rafting, per divenire partecipi di qualcosa di vivo navigando sul fiume, scivolare nella natura, nei suoi silenzi, vedere paesaggi insoliti, angoli miracolosamente conservati dove si affacciano castelli medioevali e borghi dal fascino antico.
Gli studiosi hanno osservato paesaggi d’acqua conquistati con la fatica della pagaiata, ma in continuità con il programma della Summer School e con la volontà riportare il fiume al centro del territorio, riscoprire la bellezza e l’armonia naturalistica, storica e architettonica. Un territorio, quello della Bassa in riva al fiume, molte volte dimenticato e oltraggiato.
I “gommonauti” hanno navigato a colpi di pagaia tra le anse dove il fiume scorre fra i campi gelosamente custoditi e coltivati, simboli della collaborazione fra gente laboriosa e acqua generosa, tra ampi meandri ombrati da boschi verdissimi, dove si nascondono atmosfere fatate o impaludate in lanche morte dove galleggiano i fiori delle ninfee.
La Scuola, diretta dal prof. Rossano Pazzagli dell’Università del Molise, si rivolge in particolare a docenti delle scuole, studenti universitari e dottorandi, come pure ad amministratori, pianificatori, tecnici, funzionari del territorio e delle pubbliche amministrazioni e si propone concretamente come snodo fra ricerca, scuola, cittadinanza attiva e governo del territorio. Si concluderà sabato 31 agosto con una sessione dedicata ai conflitti per l’acqua e le trasformazioni paesaggistiche ad essi connessi.
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