“Caro Papà Cervi…”: 51° anniversario della scomparsa di Alcide

La notte del 27 marzo 1970, all’età di quasi 95 anni, si spegneva Alcide Cervi. In occasione del 51° anniversario della sua morte, Casa Cervi rende omaggio alla “Grande Quercia” con contenuti digitali e non solo. Grazie al lavoro della redazione di Casa Cervi Digitale è nato il secondo numero del Ribelle dei Campirossi, un giornalino che si ispira graficamente ai fogli clandestini della Resistenza. Il giornale, che ha visto la luce il 28 dicembre scorso, in occasione dell’anniversario della fucilazione dei Sette fratelli per mano dei fascisti, è stato distribuito gratuitamente in forma cartacea in varie zone della Provincia di Reggio Emilia e del territorio ed è disponibile online sul sito dell’Istituto, www.istitutocervi.it.

In prima pagina Il Ribelle ripropone l’articolo che l’Unità ha pubblicato il giorno dopo la scomparsa di Alcide, che si è spento nella clinica “Villa Walter” di Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia). Il foglio contiene alcune lettere scritte ad Alcide, ieri e oggi, e un articolo dedicato a Emilio Sereni, antifascista, politico, studioso di paesaggio, secondo “padre” dell’Istituto. «Alcide è un nome antico, uno degli appellativi di Eracle. Ed è un patronimico, deriva dal padre», scrive Mirco Zanoni, coordinatore culturale dell’Istituto Cervi, nell’editoriale L’importanza di chiamarlo Alcide. «È così che Alcide anche nel nome è sia padre sia la forza stessa. Ed è per questo, che dopo 50 anni e più, continuiamo a scrivergli. Chiamandolo per nome, ora che le generazioni si susseguono, e si accavallano. Padre, nonno… Ora nel nuovo secolo e per sempre Alcide Cervi». 

Sempre il 27 marzo sono visibili sul sito dell’Istituto anche i tantissimi messaggi ad Alcide che istituzioni e gente comune di ogni età e di ogni zona di Italia hanno inviato nelle scorse settimane in occasione di questo importante anniversario. Dediche, lettere, poesie, anche da parte dei ragazzi di alcune scuole, che mostrano l’enorme affetto verso la figura di Alcide, a così tanti anni dalla sua scomparsa. «Ho scoperto la storia dei sette fratelli Cervi quando avevo solo 11 anni – scrive Caterina, che di anni ne ha solo 15 – e nonostante non avessi compreso appieno ciò che è stata la Resistenza, mi rimasero ben impressi i valori per cui combatterono i partigiani, e sentii subito che l’argomento, in qualche modo, mi era molto vicino, tanto da sentirlo quasi mio». È ancora possibile inviare le dediche a Papà Cervi scrivendo all’indirizzo info@istitutocervi.it. Tutti i contributi sono inseriti negli archivi della famiglia Cervi. 

Ad Alcide è dedicata anche l’ultima puntata della web radio ufficiale di Casa Cervi, Il Raccolto – La radio che semina, disponibile sul sito dell’Istituto e sulle piattaforme Spreaker e Spotify. Nell’arco della giornata , sui canali social dell’Istituto, usciranno i videomessaggi di Albertina Soliani, Presidente dell’Istituto Alcide Cervi, di Giorgio Zanni, Presidente della Provincia di Reggio Emilia, e di Adelmo Cervi, figlio di Aldo, e alcuni fotopost storici con immagini di archivio. 

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