“Cari Amici” di Albertina Soliani – 25 agosto 2022

 

«Cari Amici,

lunedì scorso ho partecipato a Ravenna alla celebrazione del 99° anniversario dell’uccisione di don Giovanni Minzoni per mano fascista.
Mi sono interiormente preparata con la connessione profonda tra il tempo suo e il tempo nostro. Con la consapevolezza della medesima responsabilità della scelta.
Vi allego il testo del mio intervento, un po’ l’eco di questa riflessione che mi accompagna ormai da tempo, vivendo quel luogo di memoria che è Casa Cervi e l’urgenza che avvertiamo oggi della vigilanza sui rischi incombenti e sulla nostra responsabilità nel cambiamento del mondo.
Ho potuto annunciare in quel giorno la presenza l’anno prossimo, che sarà il Centenario, del Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. La sua presenza sarà assai significativa.
Lunedì erano presenti il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, e l’Arcivescovo di Ravenna-Cervia, Mons. Lorenzo Ghizzoni.
Nella mattinata i compagni e gli amici dell’Anpi di Ravenna, guidati dal Presidente Renzo Savini, mi hanno accompagnato all’Isola degli Spinaroni, luogo magico della laguna di Ravenna. In quell’isola hanno resistito i partigiani guidati da Bulow, Arrigo Boldrini. Un ambiente tra acqua, terra e cielo, di grande valore naturalistico e storico. Abbiamo visto i fenicotteri; gli spinaroni, arbusti spinosi che hanno nascosto i partigiani, non ci sono quasi più. C’è il capanno, e un piccolo museo. È un luogo di formazione, soprattutto per le nuove generazioni.
Su quell’isola con il Presidente dell’Associazione Spinaroni, Ivano Artioli, abbiamo ripercorso le vicende che anche in quella zona hanno costruito l’Europa e il mondo nuovo.
Ho potuto rivedere anche San Vitale e Galla Placidia, i loro mosaici. Un’immersione nella storia di questa bellissima città, che è storia dell’Italia, dell’Europa, dell’Occidente e dell’Oriente insieme.

A Casa Cervi siamo immersi nella Scuola Estiva di Paesaggio “Emilio Sereni” sul tema: paesaggio e viabilità. La viabilità è comunicazione, è libertà. Le vie sono sempre qualcosa di più di una strada, sono un progetto umano di convivenza. Dalla Via Appia oggi proposta per il riconoscimento Unesco, alla Via della Seta, una strategia per il ponte tra Cina e Occidente, il fiume Po come arteria per la vita di un’area vasta.
In questo agosto che prepara il nuovo anno di scuola, abbiamo inviato ai dirigenti e agli insegnanti la proposta educativa di Casa Cervi: siamo vicini alla scuola nell’impegno di far crescere generazioni di cittadini.
Ci sta a cuore la democrazia: la memoria è fondamentale per capirne il valore.
Le prossime elezioni politiche in Italia esprimeranno il sentimento del popolo italiano nei confronti della democrazia, oggi.
Molti sono i problemi, i rischi, le preoccupazioni che turbano questa fase della nostra vita collettiva. È appunto lì che si vedrà la nostra consistenza, il nostro essere responsabili della nostra democrazia.

Altrove, in Ucraina, in Myanmar, per la democrazia si vive e si muore.
Si resiste. Aung San Suu Kyi resiste nella sua piccola stanza isolata dal mondo, nella prigione di Naypyidaw, dentro una macchia abitata da molti insetti.
Possiamo immaginare qualcosa dei suoi pensieri. Riguardano il suo popolo, le sue sofferenze, la sua speranza.
Lei è con la sua gente, ne condivide tutto.
Non le importa di sé. In questi giorni il Tribunale dei militari ha messo in vendita la sua casa di Yangon, quella della sua famiglia dove lei è stata per lunghi anni agli arresti. C’è una vecchia causa di suo fratello, diverso da lei, che è proseguita fino ad oggi. Spogliata ormai di tutto, accusata, oltraggiata, non ha più nulla, neppure gli abiti che indossa sono suoi.
Eppure, è totalmente libera nello spirito, avvolta dall’amore della sua gente, e di molti.
Vorrei che vedessimo, nel mondo di oggi così preoccupante, la speranza autentica testimoniata dalla sua vita. Come è scritto, chi perde la sua vita, la ritrova. Il vero cambiamento del mondo nasce da qui. Esso è possibile. Comincia da noi.

Ci sentiamo presto.

Albertina»

Albertina Soliani
Presidente Istituto Alcide Cervi

 

Prova anche

“Cari Amici” di Albertina Soliani – 10 dicembre 2024

«Stanno dominando la scena i pochi potenti, violenti, non interessati alla democrazia. Dominano il potere incontrollato, il denaro e la finanza, le disuguaglianze e il venir meno dei diritti. Interi popoli sono oppressi e devastati. Le Resistenze ci sono, specialmente con giovani e donne. Finito l'equilibrio del secondo dopoguerra, non si intravvede un nuovo equilibrio, una prospettiva di pace. Almeno ci fosse il dialogo, e il cessate il fuoco nelle terre in conflitto.»