Prima Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità
6 marzo 2018
La legge 212 del 20 dicembre 2017 ha promosso la Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità, già istituita dal Parlamento europeo il 10 maggio 2012. Questa giornata è stata fissata per il 6 marzo.
Nelle tragedie del Novecento sono sorti i Giusti.
Essi emergono quando dilaga l’ingiustizia del mondo. Quando l’umanità è travolta, il Giusto la salva. Salva non solo i singoli o i gruppi, salva l’umanità intera, nei suoi valori, nella sua essenza.
Chi è il Giusto?
Dietrich Bonhoeffer in una sua lettera dal carcere dell’8 giugno 1944 parla del Giusto.
“Il Giusto soffre per cose che per altri sono naturali e necessarie. Il Giusto soffre per l’ingiustizia, l’insensatezza e l’assurdità degli avvenimenti. Soffre per questi motivi non soltanto perchè gli appaiono come una privazione, ma perchè riconosce in essi qualcosa di malvagio, di empio.”
Come si riconosce il Giusto?
Dice Bonhoeffer:
“Intorno a lui tutti dicono:
è così, sarà sempre così, e così deve essere.
Il Giusto si alza e con coraggio dice:
non dovrebbe essere così.”
Il male è contro Dio. Il Giusto è contro l’empietà. Non è soltanto un uomo buono, è un uomo giusto. La sua è una scelta morale. A caro prezzo.
Il Giusto resiste. Non lo vedi quando tutto va bene, lo riconosci perchè va contro corrente. Di fronte all’urto disumano della storia, il Giusto resiste. E cambia il corso della storia.
Il Giusto si prende cura delle sofferenze del mondo, si prende cura della verità.
Prendersi cura della verità vuol dire guardare il male in faccia e scegliere il bene dell’umanità, anche a costo della vita.
Nella scelta del Giusto sta il futuro dell’umanità.
Tutti possono essere Giusti. Persone di ogni età, sesso, condizione sociale, religione.
Essere Giusti dipende dalle circostanze, ma soprattutto dalla libertà morale della propria coscienza.
Salmo 91
“Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio.
Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non c’è malvagità.”
Albertina Soliani