La costruzione di un percorso della libertà nei luoghi della storia e della memoria del secondo ‘900 nella Valle dell’Enza
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“Questo progetto è un’iniziativa estremamente positiva, perché punta sul criterio strategico della promozione culturale, costruendo relazioni di rete. Il risultato è un prodotto turistico di qualità, che valorizza quei valori fondanti della nostra Repubblica, un elemento particolarmente tempestivo anche dal punto di vista storico, rispetto a quello che accade in Italia e in Europa. Anche come Destinazione turistica non possiamo che guardare con favore a un progetto capace di mettere insieme tanti soggetti del territorio: l’augurio per il futuro prossimo è che tali soggetti possano crescere ulteriormente, favorendo una promozione strategica sempre più di area vasta.”
Natalia Maramotti
Presidente Consorzio Destinazione Emilia
Assessore Comune di Reggio Emilia
“La terra dell’Enza fa emergere una memoria diffusa e segna un’antropologia animata dai principi e dai valori della Resistenza. Una dimensione allargata della Provincia rispetto ad un asse che si è connotato in questo modo. Ciò permette di abbinare la memoria storica alla promozione del territorio, con un racconto non celebrativo, ma di verità: allora, dall’abbinamento tra contenuto storico-etico e possibilità di promuoverlo, emerge qualcosa di molto specifico, unico e distintivo per il nostro territorio.”
Giammaria Manghi
Presidente Provincia di Reggio Emilia
“E’ stato un lavoro importante di raccolta dati tra tutti i Comuni e le Anpi coinvolte, un lavoro che non si ferma: oltre al sito web, vi sarà il progetto fisico, che sarà la ‘vera’ Via della Libertà, da Canossa fino a Brescello, un sentiero con punti di informazione e cartollenistica dedicata, per valorizzare il territorio, le storie e la loro fruibilità. Sulla scorta della memoria storica l’obiettivo è quello di creare una forma di turismo etico, fondato sulla morale civile.”
Edmondo Grasselli
Vicesindaco San Polo d’Enza
“Questo territorio e questo progetto compongono un mosaico, che può avere una importante ricaduta in termini civili e politici, anche a livello nazionale ed europeo, perchè può contare su delle carte importanti: sui fratelli Cervi, diventati simbolo della Resistenza a livello nazionale, su Meuccio Ruini, nel 70° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione, presidente della commissione che ha guidato concretamente la sua stesura, e poi un’altra presenza, quella di Eberhard Bethge, che ha aperto alla straordinaria esperienza di resistenza di Dietrich Bonhoeffer.”
Giorgio Vecchio
Presidente Comitato Scientifico Istituto Alcide Cervi
“Questa è un’operazione di public history, cioè di storia che si fa, non solo da parte degli studiosi per gli studenti, ma per e con un pubblico vasto. Questa operazione ha coinvolto fin dall’inizio i Comuni, le istituzioni e le comunità, per valorizzare ciò che possiedono e il modo in cui custodiscono la loro memoria. Questo è un materiale utile per il lavoro scolastico, per le commemorazioni degli eventi del calendario civile, un materiale aperto alle integrazioni e ai contributi, anche in forma di racconto che può venire dal pubblico.”
Mirco Carrattieri
Storico, Componente Comitati Scientifici Istituto Alcide Cervi e Istoreco
Resist–Enza. La via della Libertà da Reggio Emilia all’Europa è un progetto avviato nel 2017 con l’obiettivo di valorizzare, collegare e mettere in rete i tanti luoghi di memoria della Val d’Enza, e il loro patrimonio di memoria, di ricerca e di documentazione, guardando al modello di un museo diffuso, e a percorsi rivolti al pubblico, alle scuole, ai turisti, ai cittadini e agli studiosi. L’Istituto Alcide Cervi, Anpi Provinciale, i Comuni di San Polo d’Enza, Vetto, Ventasso, Canossa, Montecchio Emilia, Cavriago, Bibbiano, Sant’Ilario d’Enza, Gattatico, Campegine, Poviglio, Boretto, Brescello, Sorbolo hanno dato vita ad un coordinamento di rete per mettere a punto un sito web, che, insieme agli altri progetti e iniziative, rendano evidenti questi collegamenti e ne valorizzino i segni e le memorie tangibili diffuse sul territorio.
Attorno all’asse del fiume Enza si sono infatti scritte pagine fondamentali dell’antifascismo e della Resistenza, dove le storie di donne e di uomini (non solo italiani) si sono intrecciate e unite sotto la bandiera della libertà, guardando ad una nuova convivenza e ad una nuova cittadinanza, costruita nella dimensione della democrazia e nella prospettiva europea. Queste nuove spinte attraversano la storia partigiana di Genoeffa e Alcide Cervi, e dei loro figli; l’impegno politico di Meuccio Ruini e Giuseppe Dossetti; la teologia antitotalitaria di Dietrich Bonhoeffer; la letteratura popolare di Giovannino Guareschi. Pur nelle diversità, dentro queste vicende si colgono gli aspetti unificanti dell’opposizione alla dittatura, che ne fanno altrettanti fondamentali episodi di uno stesso percorso.
Diversi luoghi e segni sul territorio ne conservano e rappresentano oggi la memoria, ma anche il senso di un impegno e un patrimonio di valori ancora oggi vivi e forti. Sono il Museo Cervi a Gattatico, le terre di Canossa, il museo di Brescello, i luoghi della storia a Boretto, Poviglio, a San Polo Enza, Ciano e Bibbiano. Queste realtà sono da tempo attive nella testimonianza, nella ricerca, nella promozione delle storie e delle memorie di quegli avvenimenti nodali dove si pongono le basi della democrazia, ma operano di fatto scollegate, se si fa eccezione per alcuni collegamenti già attivi nella condivisione dei pubblici fra Museo Cervi e Musei di Brescello e Canossa, e ai percorsi territoriali che collegano San Polo con Montecchio e Gattatico.
A partire da queste esperienze la proposta dell’Istituto condivisa con il Comune di San Polo d’Enza – a seguito di un protocollo già in essere fra Istituto e Comune di San Polo – e poi da Anpi Provinciale, dai Comuni della Unione della Val d’Enza, e dai Comuni di Sorbolo, Vetto, Ventasso, Poviglio, Boretto e Brescello, in collaborazione con Istoreco Reggio Emilia, è stata quella di insediare un gruppo di lavoro per costruire una relazione di rete fra queste realtà, che insistono lungo la direttrice della Valle dell’Enza. Il gruppo di lavoro è formato dai rappresentanti di ognuno dei soggetti, e nel corso del 2007 ha messo allo studio gli approfondimenti storici, i collegamenti fra i luoghi, le ricerche e le attività in collaborazione, le strategie di comunicazione per le scuole, per il pubblico, per il turismo, partendo dalle esperienze già attive e valorizzandole nell’ottica di un Museo Diffuso sul territorio con riferimento ai luoghi, alle loro storie, ai personaggi, alle memorie.
Il sito web del progetto www.laviadellaliberta.it è il primo esito della Rete della Val d’Enza reso possibile anche grazie ad un contributo della Regione Emilia Romagna. Concepito e realizzato operativamente dallo studio Too design consultancy di Reggio Emilia, consiste in un website dedicato, nel quale si ritrovano la mappa, le informazioni ed i riferimenti documentali organizzati attorno ad un “racconto” che li richiama e li ricollega secondo una particolare prospettiva, di matrice propriamente letteraria. L’intenzione è quella di creare un legame di partecipazione empatica con il visitatore, che può compiere la sua esplorazione del territorio proprio lasciandosi condurre dallo sviluppo del racconto, fino al suo inusuale epilogo. Viene inoltre sollecitata una partecipazione attiva del visitatore attraverso la ricerca di “indizi”, nei musei che partecipano all’iniziativa (Museo Castello di Canossa, Museo Cervi e Museo Peppone e Don Camillo), il cui esito sarà la consegna di un dono come riconoscimento dell’attenzione prestata.
Il progetto è frutto della attività corale dei diversi partecipanti e si prefigge un lavoro di mantenimento ed approfondimento di tipo laboratoriale, che verrà proposto agli istituti didattici del territorio secondo le diverse declinazioni possibili, così da sollecitare un lavoro di riflessione sulla storia del proprio territorio volto ad una “autorappresentazione” condivisa.
La rete ha anche lavorato e si prefigge di continuare a lavorare sui seguenti obiettivi:
– l’estensione dove possibile dei percorsi di collegamento già esistenti (sentieri, piste ciclabili) prevedendo il collegamento dei segni della memoria diffusi sul territorio;
– la promozione della rete e dei luoghi della rete presso i pubblici attraverso la predisposizione di strumenti coordinati multimediali e anche cartacei che siano di valorizzazione allo stesso tempo del territorio e del paesaggio;
– la valorizzazione e il collegamento dei prodotti multimediali già esistenti come ad esempio quelli messi a punto dal comune di San Polo;
– la creazione di pacchetti rivolti alle scuole;
– l’organizzazione di un convegno sulla Resistenza lungo i due versanti della Valle dell’Enza;
– l’approfondimento delle storie delle donne e degli uomini che attraversano i luoghi della memoria della Val d’Enza.
Per ulteriori informazioni e contatti:
Istituto Alcide Cervi
Tel: +39 0522 477050
Email: info@istitutocervi.it
www.laviadellaliberta.it