Cari Amici,
vi trasmetto un mio articolo Myanmar: le cinque sfide di Aung San Suu Kyi che viene pubblicato in questi giorni dalla Rivista di Studi Politici dell’Istituto S. Pio V di Roma.
In italiano e in inglese, se può essere utile.
Nelle settimane scorse ho fatto conoscere il testo innanzitutto ad Aung San Suu Kyi. Lo ha molto apprezzato. Sono stata da lei il 18 settembre scorso, con alcuni amici: Anna Mazzucchi, là per la Conferenza Governativa sulla Riabilitazione, per la Fondazione Don Gnocchi che ha iniziato la sua presenza in Myanmar; Massimo Sarti, geologo dell’Università di Ancona, da anni esperto FAO in Vietnam e ora anche dell’UNESCO per il sito di Mrauk U in Rakhine, e Andrea Castronovo, in Birmania per uno stage sul processo di riconciliazione e di pace nell’ambito del corso di Laurea Magistrale all’Università Cattolica di Milano sulla Cooperazione Internazionale.
Aung San Suu Kyi ci ha accolto a pranzo, facendoci anche incontrare con il Presidente della Camera Bassa e con due parlamentari dell’NLD che verranno a fine mese in Italia.
Aung San Suu Kyi ha parlato con passione di politica, del Rakhine, dei Rohingya, del Myanmar, della comunità internazionale. Dice che è ora per loro di raccontare un’altra storia, dopo gli attacchi di questi anni. Nel pomeriggio mi ha mandato con Massimo Sarti a fare un’intervista per un video che sta girando in Birmania e fuori, con il nostro punto di vista. L’articolo che vi mando è come la premessa. Sta girando in Birmania e a Londra, e ora anche in Italia.
Finito il pranzo, ci ha chiesto di cantare “Va’ Pensiero”. Ci voleva del coraggio. Abbiamo cantato, come si è potuto. Lei seguiva con le labbra. Ho sentito per lei l’invocazione finale del coro: “Oh t’ispiri il Signore un concento che ne infonda al patire virtù”.
E’ iniziato là l’ultimo anno della legislatura, quello elettorale. I militari sono molto impegnati, sul piano politico. La partita è aperta. Come sempre. Lei resiste, con gentilezza e saggezza. Ci ha ripetuto che la politica è una rivoluzione spirituale. Ci ha detto che per la democrazia non bastano le leggi, occorre il cambiamento delle coscienze.
I problemi sono enormi, la Birmania sta uscendo da un regime militare non ancora domato. Capirà il mondo?
In questi giorni cinque studenti birmani, tre ragazze e due ragazzi, sono arrivati a Parma per tre mesi di tirocinio alla Facoltà di Medicina dell’Università. Sono tra noi, saremo amici. A novembre arriveranno alcuni docenti, e altri docenti di Parma andranno presto a Yangon. Ora, all’Ospedale Generale di Yangon, vi è Nicola Bonadiman, studente di medicina di Parma per uno stage di tre mesi.
Don Roberto Win Thein, giovane sacerdote della Diocesi di Yangon, è arrivato con noi a Bologna per tre anni di studio alla Facoltà Teologica di Bologna, con un accordo tra il Cardinale Matteo Zuppi e il Cardinale Charles Bo. Tutto cresce.
A fine ottobre, il 29 alle ore 9.30, incontreremo le Scuole di Parma, nell’anniversario della morte di Giuseppe Malpeli e dell’arrivo a Parma di Aung San Suu Kyi. Alla Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi parleremo della “Bellezza della diversità attraverso le storie”, con il coinvolgimento dell’Istituto Comprensivo “G. Verdi” di Corcagnano e del Liceo d’Arte “P.Toschi” di Parma. Il 30 ottobre a Parma, alle 16.30 nella Basilica della Steccata, ricorderemo Giuseppe nella Messa.
Cari Amici,
stiamo preparando il viaggio in Birmania dell’amicizia, dal 31 dicembre al 9 gennaio. Chi pensa di poter venire ci faccia sapere. So bene che è un costo, ma potendo, è un grande dono. Reciproco.
Intanto a Crema, il 19 ottobre, sarà beatificato Padre Alfredo Cremonesi, del PIME, ucciso in Birmania nel 1953 dai soldati governativi. Nel prossimo febbraio ci sarà un pellegrinaggio da Crema in Birmania. Sarò con loro.
Sabrina tornerà presto in Birmania, a novembre, per sostenere il lavoro dei contadini, mentre l’Università di Parma sta dando vita a un progetto di Ateneo per la collaborazione con il Myanmar.
Lavoriamo insieme.
L’Istituto Cervi è un cantiere aperto. A fine ottobre, dal 25 al 26, si aprono le “Lezioni di Casa Cervi” con Maurizio Viroli. Una scuola di etica civile. Seminiamo per un nuovo raccolto.
A Casa Cervi il 18 ottobre alle ore 21 si parlerà di Amazzonia. Con Don Eugenio Morlini e Don Gabriele Carlotti che parte nei prossimi giorni per la missione in Amazzonia. I Fratelli Cervi oggi ci metterebbero la testa sull’Amazzonia, facendo girare il loro mappamondo.
Continuiamo a lavorare, non smetteremo mai di impegnarci per il cambiamento del mondo.
Con grande affetto.
Albertina Soliani
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