Cari Amici,
vi auguro ogni bene, per il Natale che sta arrivando e per il Nuovo Anno che è alle porte.
Immersi nella pandemia, nell’incertezza e insieme nella fiducia. Siamo sfidati a tenerle insieme.
Ogni giorno è donato, con questa gratitudine affrontiamo le sfide, ci sosteniamo a vicenda, lavoriamo per il futuro. In un tempo così nuovo e sconvolgente, i cui cambiamenti misureremo nei decenni. Il mondo che fino a ieri abbiamo vissuto ce lo stiamo dimenticando, non ci appartiene più la sua spinta irrefrenabile verso il progresso senza fine, nella competizione continua. È possibile prendere tutto molto sul serio, le incognite, la malattia, la morte, e rimanere sereni? È la nostra scommessa di oggi. Stiamo diventando più grandi.
La dignità umana è sconfinata, non saremo mai abbastanza all’altezza del compito. Chiamati a resistere, a stare in piedi, mentre attorno tutto è incerto: il virus, l’andamento della pandemia, la ricostruzione dell’Italia, un nuovo assetto del mondo. Non diversamente si viveva al tempo dell’ultima tragedia vissuta dall’umanità, negli anni della seconda guerra mondiale.
Ha vinto chi ha resistito, anche se allora non lo sapeva.
Un mese carico di significati, dicembre. Chiude e apre, e annuncia la salvezza, secondo chi crede.
Il 28 dicembre commemoreremo i Fratelli Cervi e Quarto Camurri, di Guastalla, fucilati 77 anni fa al Poligono di Tiro di Reggio Emilia. Poco più di un mese dopo, sarà la volta di don Pasquino Borghi e di altri 8 partigiani.
Hanno dato la vita per una storia nuova, la nostra. E noi?
In questi mesi così complicati, l’Istituto Cervi sta lavorando con intensità: è aperto il cantiere per la riorganizzazione del Museo, crescono le iniziative con il digitale, ogni settimana trasmette la Radio “Il Raccolto”, si leggono ai ragazzi i libri della Biblioteca “Il Mappamondo”, si fanno corsi di formazione per gli insegnanti. Visitate il sito www.istitutocervi.it.
Nella ricostruzione dell’Italia dei prossimi anni la coscienza democratica, i valori antifascisti, la Costituzione dovranno essere centrali. I fondamentali, la bussola senza la quale l’umanità va fuori strada, a prezzi incalcolabili. Le nuove generazioni dovranno avere questo respiro.
Negli ultimi tempi l’ANPI nazionale ha scelto il nuovo Presidente, Gianfranco Pagliarulo, dopo la scomparsa della cara Carla Nespolo. Sono stata chiamata nell’Ufficio di Presidenza come vicepresidente. Tutto si tiene, e così intensifico il mio impegno. Per il mio Paese, come sempre, in modi diversi secondo le stagioni della vita.
Penso all’Italia che vorremmo, alla politica che sarebbe necessaria, allo spirito di un popolo consapevole e coraggioso.
C’è molto da fare, non vi pare?
L’ANPI ha lanciato un appello per un’alleanza democratica e antifascista, aperta a tutti, cittadini, movimenti, associazioni, partiti, cultura, media. “Per salvare l’Italia, cambiandola”.
Dovremmo guardare più a fondo le cose che accadono.
La morte di Giulio Regeni non è stata una disgrazia.
Se ne deve parlare nella scuola italiana. Ho fatto una proposta all’Istituto Cervi, ve la allego.
Ovunque, nel mondo, si soffre e si lotta. In Italia, sappiamo che è in gioco tutto, adesso. In Europa, sappiamo che l’unità politica è il nostro compito storico, il nostro destino. Nel mondo, travolto dalla pandemia, dovremmo essere “tutti fratelli”, come dice Papa Francesco.
Mai come oggi è chiaro l’orizzonte, come alla fine della seconda guerra mondiale. I sopravvissuti erano destinati ad essere migliori, per rispetto a quanti se ne erano andati.
In Birmania, stravinte le elezioni da parte di Aung San Suu Kyi, hanno davanti cinque anni di grande costruzione, di grandi cambiamenti. Hanno avuto la forza di resistere a molte prove, e non è finita.
Cari Amici,
tutto è connesso, tutto si tiene. In questi giorni è di nuovo disponibile il mio libro Tutto si muove, tutto si tiene, nella sua quarta edizione per Diabasis.
State bene.
Vi auguro di vivere ogni giorno con spirito forte. Che la gioia vi accompagni.
Albertina Soliani
Presidente Istituto Alcide Cervi
21 dicembre 2020