“Cari Amici” di Albertina Soliani – 14 novembre 2022

 

«Cari Amici,
è arrivato l’autunno intenso di Casa Cervi.
Col tappeto delle foglie gialle sull’aia, con il riposo della terra del podere dopo l’ultimo raccolto.
Nel tempo del governo della destra, così inquietante.
Il 14 novembre è il 78° anniversario della morte della Madre, Genoeffa Cocconi. Per l’occasione è stata aperta una mostra di disegni del suo volto, dell’artista reggiana Clelia Mori.
Con sensibilità femminile tutta sua, e pensiero femminista, Clelia ci restituisce la complessità di una vita segnata dalla cura e dal dolore. Una vita che ha fatto la storia d’Italia.

L’altro giorno una classe della scuola elementare “Don Milani” di via Montebello a Parma, la 5 B, ha portato a Casa Cervi una inedita rappresentazione teatrale, sotto la guida di Gigi Tapella e Sylviane Onken, sulla vicenda della famiglia. Una coralità, una forza commoventi intorno alle parole essenziali del sogno dei Cervi: la passione per i campi, la biblioteca e la cultura, la resistenza al fascismo. I nomi dei sette Fratelli Cervi sono risuonati potenti nella sala “Genoeffa Cocconi”, nell’ex fienile della Casa. I ragazzi ricorderanno per sempre. Con loro, le insegnanti, moltissimi genitori, nonni, amici, e alcuni della famiglia Cervi, i figli dei Sette Fratelli Gelindo, Luciana e Mario, e Anna, figlia di Maria e nipote di Antenore.
Un abbraccio consapevole ai valori fondamentali della vita e della democrazia, oggi affidati a noi.

Nei giorni scorsi Enzo Grappi, a lungo dirigente dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia, è venuto a Casa Cervi e mi ha consegnato un bellissimo libro di Pinocchio, il libro dei Fratelli e delle Sorelle Cervi, che Papà Alcide aveva regalato a lui bambino che era andato a trovarlo con il suo papà, Grappi Hermes, amico di Alcide. Il Pinocchio dei Cervi è tornato a casa e ora è collocato nel Museo. Una famiglia italiana, quella dei Cervi, che leggeva e studiava, e capiva il mondo. Oggi Pinocchio è pubblicato in almeno 260 lingue nel mondo e la Fondazione Collodi ne promuove la diffusione. Un patrimonio universale che, in condizioni diverse di tempo e di spazio, educa ai valori umani formando il carattere dei ragazzi.

Verrà il 25 novembre, l’anniversario della cattura dei Cervi nella loro casa. Poi il trasferimento al carcere di San Tommaso di Reggio Emilia.
Il prossimo 25 e 26 novembre l’Istituto Alcide Cervi ha organizzato il convegno storico “L’Italia dei Cervi, l’Italia del Cervi” nel 50° anniversario della fondazione dell’Istituto, nato per volontà di Papà Cervi, dei partigiani dell’ANPI e degli agricoltori della CIA nazionali, della Provincia di Reggio Emilia, del Comune di Gattatico.
Nell’anno 2022, che segna il centenario dell’avvento del fascismo che tanti lutti e rovine addusse all’Italia, noi affronteremo la prima ricerca storica sulla Famiglia Cervi, a cura del Comitato Scientifico dell’Istituto, presieduto da Giorgio Vecchio, e il ruolo dell’Istituto che ne raccoglie la memoria insieme con il patrimonio sul paesaggio agrario di Emilio Sereni.
Antifascismo, resistenza, lotta delle campagne, il riscatto dell’Italia democratica.
Il Convegno si terrà il 25 novembre a Reggio Emilia nell’Aula Magna dell’Università UNIMORE, e il 26 a Casa Cervi a Gattatico. Vi allego il programma. La sera del 25 a Reggio Emilia sarà proiettato il film di Gianni Puccini del 1968, con l’introduzione di Michele Guerra, docente di storia del cinema all’Università di Parma e Sindaco della città. Un bel segno dei tempi.

Il tempo presente chiede una riflessione più profonda sull’antifascismo oggi, sul ruolo della memoria, sul rafforzamento della democrazia.
Per questo abbiamo organizzato un Seminario di riflessione che terremo a Marola il 12 dicembre, al quale parteciperanno staff e dirigenti dell’Istituto, collaboratori e quanti fossero interessati. Ci guideranno Pier Luigi Bersani, Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza di Piacenza e Pierluigi Castagnetti, Presidente della Fondazione Fossoli.

Sa, Giorgia Meloni, sanno i rappresentanti della destra al governo e in parlamento, da dove veniamo? Sanno che la Repubblica è democratica e antifascista, nelle sue radici, nelle sue parole, nel suo spirito?
Il sovrano popolo italiano è il primo responsabile del futuro del nostro Paese, della sua prospettiva nazionale ed europea. Gli Istituti storici sono a servizio di una società e di istituzioni chiamate ad essere fedeli alle ragioni per le quali tanti hanno dato la vita: la democrazia, la pace, la libertà, la dignità delle persone, l’uguaglianza, la solidarietà.
Vediamo le sfide del tempo presente, non è difficile capire.
Nei giorni nei quali la grande sfida migratoria è stata interpretata da funzionari burocratici con le parole “carico residuale” sulle navi, un sacerdote ha scritto: “Credo che Gesù lo chiamasse “prossimo tuo”. Linguaggio, vita, politica sono la stessa cosa.
Questa maggioranza parlamentare, questa leadership è del tutto inadeguata alla complessità e alla grandezza delle sfide del tempo presente.
Ogni giorno i comportamenti e le scelte della destra avrebbero bisogno di una testimonianza alternativa.
In politica si chiama opposizione, nella società si chiama proposta, cultura, dibattito, nella vita personale si chiama integrità, testimonianza, responsabilità, partecipazione civile e politica.
Il cantiere dell’alternativa è da costruire, i soggetti politici che dovrebbero farlo sembrano più propensi al contrasto reciproco che all’unità. C’è molta attesa, invece, nel Paese, molte energie positive si muovono, mancano la prospettiva e la costruzione politica, non si vede ancora chi possa suscitare la passione per un riscatto di lunga durata.
Ciascuno deve fare la sua parte, qualunque sia l’età e la condizione.

Il 28 dicembre ricorderemo il 79° anniversario della fucilazione dei sette Fratelli Cervi e di Quarto Camurri al Poligono di tiro di Reggio Emilia. Inviteremo a Casa Cervi il popolo, gli studenti a dire la loro, e le autorità ad ascoltare. Quelle del territorio, quelle nazionali si facciano avanti loro.

Giovedì prossimo, il 17 novembre, alle 18 a Parma presso la libreria Feltrinelli in via Farini presenteremo la nuova guida del Museo Cervi “La scelta della libertà”. Una fonte di riflessioni e immagini per conoscere e capire.

E stiamo preparando il prossimo 25 aprile, una settimana di eventi dal 25 aprile al 1° maggio. Così noi ricordiamo l’80° della Resistenza e della Liberazione, dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945.

Come allora, per cambiare il mondo bisogna esserci. Così ci diceva Tina Anselmi.
Oggi è il mondo dell’Ucraina, della Russia, del Myanmar, degli USA, della Cina, dell’Iran. Per cambiare la direzione del mondo bisogna esserci. La sfida è aperta, si può vincere.

Confido nel prossimo primo incontro tra Biden e Xi Jinping. Per l’Ucraina, per il Myanmar, per il mondo. Vedete come il recente voto negli USA, specialmente dei giovani, può fare la differenza? non solo nel proprio paese ma nel mondo intero.
Alla prossima.
Albertina».

 

Albertina Soliani
Presidente Istituto Alcide Cervi

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«Stanno dominando la scena i pochi potenti, violenti, non interessati alla democrazia. Dominano il potere incontrollato, il denaro e la finanza, le disuguaglianze e il venir meno dei diritti. Interi popoli sono oppressi e devastati. Le Resistenze ci sono, specialmente con giovani e donne. Finito l'equilibrio del secondo dopoguerra, non si intravvede un nuovo equilibrio, una prospettiva di pace. Almeno ci fosse il dialogo, e il cessate il fuoco nelle terre in conflitto.»