“È venuto meno all’affetto dei cari e dei tantissimi amici Adriano Alessandrini. Adriano per tutti è sempre stato “Il Cin”. Moltissime persone hanno vissuto la sua familiare presenza nel paese, nelle feste, nelle attività sociali, come l’infaticabile volontario sempre in prima fila per ogni causa. Che fosse la politica, la partecipazione, la memoria della Resistenza.
È così che lo hanno conosciuto tantissimi anche a Casa Cervi, in cui è stato una colonna portante del volontariato per lungo tempo. Il Cin, con la sua andatura inconfondibile sempre primo ad arrivare, col mazzo del museo in mano, mentre si prendeva cura del luogo come fossero le sue porte e le sue finestre. Il Cin, sempre pronto ad accogliere e a spiegare, persino quando non riusciva più. Il Cin, il presidio instancabile di ogni evento ai Campirossi, dove grazie a lui non era solo l’entrata ad offerta libera, ma anche l’uscita.
C’è stato un tempo, un lungo tempo, in cui Casa Cervi è esistita in simbiosi con i suoi volontari, che ne hanno definito per qualche generazione il carattere territoriale, lo spirito popolare, persino il linguaggio. Un tempo in cui letteralmente i volontari hanno salvato il Museo, portandolo nella stagione successiva. Senza quel tempo oggi Casa Cervi non sarebbe quello che è oggi, e che sarà domani. Senza il Cin, nessuno di noi saprebbe quello che sappiamo adesso: ovvero che quando hai un cuore come quello di Adriano non c’è limite a cui non si possa resistere”.
Istituto Alcide Cervi