La nuotatrice paralimpica Giulia Ghiretti ospite di Casa Cervi: “Così ho vinto l’argento a Tokyo”

 

Una campionessa parolimpica ospite di Casa Cervi. Giulia Ghiretti, nata a Parma, classe 1994 e medaglia d’argento alle Paralimpiadi di Tokyo 2021, ai microfoni de “Il Raccolto – La Radio che Semina”, il podcast ufficiale di Casa Cervi condotto da Paolo Papotti e Mirco Zanoni. La puntata sarà disponibile dal 15 ottobre 2021 alle ore 18 su www.istitutocervi.it. Nella lunga intervista, la giovane nuotatrice, già medaglia d’argento nei 100m rana e bronzo nei 50m farfalla alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016, ha ripercorso la sua vita sportiva: le prime difficoltà, le fatiche, fino ai grandi successi, che da ormai diversi anni la rendono un’atleta di punta nel panorama italiano. 

Giulia conosce il nuoto a 16 anni, nel 2010, dopo un passato come ginnasta e  sul trampolino elastico, disciplina che la porta in Nazionale. Proprio durante un allenamento di trampolino l’incidente, che le causa la paralisi delle gambe. Giulia però non molla e decide che lo sport sarebbe rimasto comunque una costante nella sua vita. Così si avvicina al nuoto, anche per ragioni fisioterapiche: scopre di essere brava, molto veloce, e da quel momento non lo lascia più. “Ho scelto il nuoto perché è l’unico sport dove mi sentivo me stessa con il mio corpo. Gli atleti paralimpici nuotano senza protesi e senza carrozzina: nell’acqua sono liberi, senza nessun aiuto”. Una carriera proseguita alla grande, di pari passo con gli studi, prima al liceo, poi al Politecnico di Milano, dove si è laureata in ingegneria biomedica.

Il primo grande risultato arriva nel 2013, con un argento ai Campionati mondiali IPC del 2013, a Montréal, in Canada. Da quel momento, una carriera di altissimo livello, culminata con le due medaglie conquistate a Rio 2016 e poi, il 29 agosto scorso, un altro argento sudatissimo a Tokyo. Una rimonta incredibile, quasi inaspettata, quella di Giulia, che ha sbaragliato la concorrenza delle favoritissime cinesi e ha chiuso dietro solo alla campionessa ungherese  Fanni Illés: «E’ stata una gara difficile, c’era molta competizione. io però ci credevo. quando ho capito di aver vinto la medaglia sono scoppiata in un pianto liberatorio». 

Giulia ricorda l’esperienza vissuta in Giappone, nelle prime Paralimpiadi post-Covid, che ha imposto l’assenza di pubblico: «E’ stata una edizione strana, ma non per questo meno bella. La differenza con Rio era evidente: giustamente c’erano molti controlli, molta sicurezza, un po’ di isolamento; durante le gare, il silenzio si faceva sentire. Le emozioni, però, sono state le stesse: sapevo che l’Italia mi sosteneva da casa». Gli ultimi Giochi Paralimpici, infatti, trasmessi in chiaro su RaiDue e RaiSport, hanno registrato ottimi ascolti, con centinaia di migliaia di appassionati incollati allo schermo per seguire le gesta degli atleti tricolore. “Spero che il successo di queste ultime Paralimpiadi favorisca una maggiore conoscenza sulla disabilità”, osserva Giulia. “Conoscere, chiedere, informarsi può rompere tante barriere e avvicinare tante persone. A volte c’è ancora un po’ di confusione nei media, e quindi fra la gente, anche se vedo giorno dopo giorno sempre maggiore consapevolezza”. 

Al di là dell’inutile retorica, i Giochi Paralimpici si dimostrano competizioni sportive agguerritissime, tra atleti veri – non malgrado la disabilità. ma con la disabilità. “Io sono una sportiva paralimpica, ma sono prima di tutto una sportiva. I sacrifici, le fatiche, il sudore che mi hanno portato alla medaglia sono gli stessi. E lo stesso vale per i tanti altri atleti delle Paralimpiadi”. 

E’ possibile ascoltare l’intervista a Giulia Ghiretti all’interno della puntata “Ripartire, parte 5. DiversaMente”, disponibile dal 15 ottobre 2021 alle 18 sul sito www.istitutocervi.it e tramite le piattaforme Spreaker e Spotify. 

 

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