“Casa Cervi e la piazza antifascista. La notizia saremo tutti noi”

«Casa Cervi domenica 30 marzo sarà a Reggio Emilia, alla manifestazione antifascista cui hanno aderito praticamente tutte le istituzioni, le associazioni, i sindacati, le energie della città e della provincia. Casa Cervi sarà insieme ai 42 comuni della Provincia (cioè tutti), sarà insieme alle 155 associazioni di ogni natura, dimensione e storia, e non è una notizia.

Casa Cervi ci sarà perché è stata tra i promotori, fin da subito, con ANPI, Provincia, Comune di Reggio, CGIL CISL UIL, Istoreco, ARCI, Auser, di una mobilitazione che non vuole essere straordinaria ma perpetua. In una città che incarna nelle istituzioni, come nelle forze sociali, come nella cultura e nella memoria una storia precisa. Anche questa non è una notizia.

Casa Cervi sarà nelle strade e nelle piazze di Reggio Emilia, e la ragione è che sigle di estrema destra, xenofobe e violente sbracciano per ottenere uno spazio innaturale: corpi estranei non tanto alla società reggiana, quanto alla democrazia di questo paese, portano con sistematica costanza la provocazione e la sfida ai valori della Costituzione ogni giorno più in là. Per vedere se qualcosa prima o poi succede. Nella speranza che non accada proprio nulla, lasciandoli padroni della scena. Nemmeno questo schema è una notizia.

La notizia è che Reggio Emilia, la sua comunità, le sue istituzioni, il suo diffuso sentire, semplicemente c’è, e sa cosa fare . La reazione più bella che è maturata in queste settimane di artificiosa agitazione da parte di Casa Pound, Forza Nuova ed altri, è che è bastato essere noi stessi per riabitare lo spazio civile di questa città. 

La notizia sarà che a Reggio Emilia l’antifascismo è come il respiro: naturale, spontaneo, vitale. Ed è essenziale. L’antifascismo che ci piace tramandare, insegnare, rappresentare è un muscolo volontario di questa comunità, come il diaframma che ci fa respirare, e che in altro senso ci separa da loro. Perché in questo caso esiste davvero un “altro da noi”: un livore importato, un risentimento innestato, un’irruzione scomposta di odio e colori estranei a questa terra e alle nostre coscienze. 

Sarà molto facile riconoscere nell’affollato pomeriggio di domenica 30 marzo, il raduno del rancore dal corteo della società civile, mai così larga; sarà facile distinguere nelle parole e nei colori, la violenza dalla pace. Sarà evidente a tutti come distinguere il bene dal male, niente di meno di questo. Perché se sembra facile speculare sulla paura, sul l’insicurezza, sulla rabbia delle persone, a Reggio Emilia deve essere ancora più facile sentirsi liberi, essere antifascisti, e scendere in strada per cantarlo.

Il presente, oltre alla storia, siamo noi. Ecco perchè saremo sempre noi la notizia, domenica.

Ci vediamo in piazza, a respirare insieme la libertà di tutti.»


Mirco Zanoni

Coordinatore Culturale Istituto Alcide Cervi
29 marzo 2025

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