Museo per la storia dei movimenti contadini, dell’antifascismo e della Resistenza nelle campagne
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Il Museo Cervi si trova nella bassa pianura reggiana, fra i Comuni di Gattatico e Campegine, ed è ambientato nella casa colonica dove la famiglia Cervi arriva nel 1934. Contadini mezzadri, i Cervi compiono all’inizio degli anni ’30 scelte che si riveleranno fondamentali sia in ambito produttivo sia nel consolidamento di un deciso orientamento antifascista.
Fucilati insieme a Quarto Camurri per rappresaglia nel dicembre del 1943, la vicenda dei sette figli maschi di Genoeffa e Alcide assume da subito un forte valore simbolico, mentre la loro casa – durante il secondo conflitto mondiale punto di riferimento e di concreto aiuto per antifascisti, renitenti alla leva, e per chi si opponeva alla guerra – diventa la meta privilegiata di tutti coloro che si riconoscono nei valori dell’antifascismo e della democrazia.
Casa Cervi diventa “Museo per la storia dei movimenti contadini, dell’antifascismo e della Resistenza nelle campagne” dopo uno spontaneo processo di trasformazione che si è concluso con il riallestimento del 2002.
Il Museo Cervi permette oggi di riscoprire la storia di questa famiglia, attraverso percorsi di visita nuovi e in costante aggiornamento, sia all’interno delle stanze del Museo, che sul territorio.
L’itinerario di visita all’interno del Museo si snoda attraverso tre sezioni principali:
1. “Il lavoro contadino”
2. “L’antifascismo e la Resistenza”
3. “Una famiglia nella memoria”
Scopri i percorsi di visita -> QUI
Scopri le opere d’arte, le fotografie e gli oggetti della cultura contadina custoditi dal Museo Cervi attraverso le schede a cura di IBC – Emilia-Romagna ->
-> Schede OA (Opere d’arte) -> http://bit.ly/1q5EzyG
-> Schede BDM (Cultura contadina) -> http://bit.ly/1V8DV0h
-> Schede F (Album fotografici) -> http://bit.ly/1V8E2cd
Il Museo Cervi nasce come sviluppo della raccolta degli oggetti che la famiglia protagonista della vicenda partigiana reggiana aveva conservato fin dagli anni della guerra e di quelli donati successivamente (materiali a stampa e manoscritti, riconoscimenti e decorazioni ufficiali, album, cimeli, opere d’arte).
E’ del 2001 l’ultima, decisiva revisione del percorso di visita che ha consegnato agli utilizzi culturali tutta la casa storica. E da allora non sono mai cessate le innovazioni, nuovi elementi per interagire con un pubblico sempre più esigente. A partire dalle scuole, alle quale è stata dedicata tutta la riedizione dei contenuti del museo.
In coerenza con la propria missione, il Museo promuove ricerche, studi e iniziative di carattere storico, etnografico e ambientale. Visite guidate a tema, percorsi integrati con altri musei ed istituti, laboratori tematici, didattici e teatrali, approfondimenti audiovisivi, mostre a sfondo didattico, formazione per docenti e studenti, possibilità di concordare con i docenti temi di approfondimento, queste in sintesi sono le possibilità studiate per il mondo della scuola, come a costituire la nuova frontiera didattica che l’Istituto Cervi intende realizzare.
A Casa Cervi convivono i vecchi attrezzi del lavoro nei campi, con le tecnologie multimediali: dal 2005 è in funzione la Quadrisfera, una coinvolgente installazione che “avvolge” il visitatore nella storia del ‘900. Da vedere, perchè è impossibile descriverla.
A fianco dei documenti e delle immagini della famiglia antifascista, la saletta di “Cammini della Memoria” porta letteralmente dentro l’esperienza del portale Memorieincammino.it: un progetto strategico dell’Istituto di raccolta digitale delle fonti storiche italiane.
La letteratura, i dipinti, la stratificazione del mito dei Cervi: sono moltissimi i livelli di lettura che le sale espositive oggi offrono. La storia della famiglia è una finestra attraverso cui osservare il fascismo e il suo contrario, la realtà sociale delle generazioni dietro l’angolo. E per gli stessi studenti di ogni ordine e grado, la visita “classica” non esiste più: laboratori sulle fonti, esercitazioni multimediali, interazione massima con i ragazzi.
Ingresso agli spazi e alle sale espositive del Museo € 3,00 a persona (con segnalibro in omaggio). Visite nei giorni di chiusura infrasettimanali solo con prenotazione. L’accesso al Museo e al servizio di bookshop sono consentiti sino a 30 minuti prima dell’orario di chiusura. Accesso parzialmente condizionato per disabili.