Musica e preghiere per la pace
In Myanmar, in Ucraina e nel mondo
Domenica 18 giugno 2023
San Francesco del Prato, Parma
In occasione del 78° compleanno di Aung San Suu Kyi
Conclusioni di Albertina Soliani
L’unità dello Spirito colma ogni distanza.
Aung San Suu Kyi e noi non siamo mai stati così vicini.
Ci unisce l’amicizia, la fiducia.
Anche nelle carceri filtra la luce, io lo so. Come in questo luogo, che è stato un carcere.
Il popolo del Myanmar confida in noi e noi confidiamo in loro.
Il popolo dell’Ucraina confida in noi, e noi in loro.
Uniti a quanti nel mondo soffrono per la paura, la violenza, la privazione, la guerra. E resistono, per avvicinare il tempo della pace.
Il bisogno di pace è più forte di ogni minaccia.
La fiducia nel futuro dell’umanità è semplicemente questo: la forza dell’amore, che lo Spirito custodisce.
Il desiderio di pace in Myanmar, in Ucraina e nel mondo è una domanda universale.
Di fronte alla “grande mascherata del male”, come direbbe Bonhoeffer, “che ha scompaginato tutti i concetti etici”, noi resistiamo. Con amore. Con “la forza che non lascia mai il futuro all’avversario ma lo reclama per sé”.
Noi reclamiamo per noi e per tutti i popoli i beni più grandi: il buono, la bellezza, la verità, la pace. Con tutte le nostre forze. Per tutti i popoli della terra, per i migranti, per i rifugiati, per gli sfollati. Per i giovani, le donne, i bambini, i vecchi.
Essi sono nel nostro cuore, essi sono nella preghiera che ci unisce, essi devono essere nel discorso pubblico.
Carissima Suu, buon compleanno!
Che sia buono ogni giorno della tua vita.
Il tuo compleanno è nell’abbraccio con il tuo popolo. Ha così bisogno del tuo sorriso.
La sofferenza ci avvolge, ma nascerà un mondo nuovo dal grande travaglio.
Arrivederci, Suu.
Aspettiamoci.
Queste settantotto rose rosse sono per te, resteranno nel Santuario di San Francesco del Prato, ma è come se fossero nella tua cella.
Camminiamo insieme, nella luce del tramonto, nella luce dell’alba.