Sabato 28 settembre, in occasione delle GEP – Giornate Europee del Patrimonio alle ore 11, Casa Cervi ospiterà l’inaugurazione della mostra del pittore ferrarese Carlo Tassi (1933-2011), intitolata PONTI DI MEMORIE. Il paesaggio umano di Carlo Tassi da Bondeno a Casa Cervi.
All’inaugurazione, in programma presso la Sala Genoeffa Cocconi di Casa Cervi, interverranno Albertina Soliani (Presidente Istituto Alcide Cervi), Mauro Felicori (Assessore cultura e paesaggio Regione Emilia-Romagna) e Cristina Ambrosini (Responsabile settore cultura Regione Emilia-Romagna). Seguirà una introduzione alla mostra a cura di Paola Varesi e Mara Vincenzi Tassi.
L’esposizione, visibile presso gli spazi espositivi di Casa Cervi fino al 17 novembre, è realizzata in collaborazione con la Casa Museo Carlo Tassi di Bondeno (FE).
Sabato 28 settembre | Ore 11
Sala Genoeffa Cocconi | Casa Cervi
Via Fratelli Cervi 9, Gattatico (Reggio Emilia) | mappa
Inaugurazione dell’esposizione
PONTI DI MEMORIE
Il paesaggio umano di Carlo Tassi da Bondeno a Casa Cervi
in collaborazione con la Casa Carlo Tassi di Bondeno (Ferrara)
Interventi di:
Albertina Soliani | Presidente Istituto Alcide Cervi
Mauro Felicori | Assessore cultura e paesaggio Regione Emilia-Romagna
Introduzione alla mostra a cura di
Paola Varesi | Responsabile Museo Cervi
Mara Vincenzi Tassi | Direttrice Casa Carlo Tassi
A seguire: aperitivo
L’esposizione sarà visitabile fino al 17 novembre 2024
Carlo Tassi nasce a Bondeno nel 1933, figlio di Gaetano pittore e restauratore. Dopo le scuole medie si forma all’Istituto d’Arte Dosso Dossi di Ferrara con Nemesio Orsatti e Giuseppe Virgili, poi a Bologna all’Istituto d’Arte con Paolo Manaresi e successivamente all’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Virgilio Guidi e Pompilio Mandelli. Nel 1955, ancora studente, viene premiato a Ferrara al “Concorso di pittura sulla Resistenza” con l’opera Tutto per la Patria.
Insegna per venticinque anni prima copia dal vero e figura all’Istituto Statale d’Arte “Giulio Romano” di Guidizzolo (MN), poi educazione artistica alla scuola media di Bondeno. Sono oltre un centinaio le mostre personali tenute dall’artista a partire dal 1951. Numerose anche le collettive, la prima nel 1952. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Ha collaborato a riviste d’arte ed è stato chiamato a far parte di molte giurie nazionali.
Il percorso artistico di Carlo Tassi, ricco di sperimentazioni sia tecniche che stilistiche, si compie attraverso la pittura, la scultura, il disegno e la grafica. Una lunga esperienza, in oltre cinquant’anni di attività, percorsa da differenti periodi: l’adesione alla poetica realista, la breve stagione di Parigi, le indagini sul post impressionismo e l’espressionismo francese, l’esperienza astratto-informale, fino al raggiungimento di una personale poetica. Una ricerca che seguendo un preciso filo conduttore unisce l’elemento naturalistico, umano e religioso facendolo interprete di un mondo al quale egli si sente indissolubilmente legato, e in cui trova fertili ragioni per sviluppare e maturare il proprio discorso artistico e culturale.
Il primo dicembre 2011 l’artista muore e per sua espressa volontà testamentaria la sua ultima dimora-atelier a Bondeno, da egli denominata “Studio d’Arte-La casa del Pittore”, acquisisce una vera e propria fisionomia di Casa Museo destinata a preservarne e tutelarne la memoria, oltre a valorizzarne la figura.
“Tutta l’opera di Tassi riformula una concezione dell’essere vivente che è autentico rispetto dell’altro e che dimostra il senso più alto della pietas, di quell’umana partecipazione alle vicende di ogni vita che vive”. Opera che nella Casa dei Cervi ritrova il suo ubi consistam.
“Patrimoni in cammino”, tema delle Giornate Europee del Patrimonio 2024, vede per la prima volta lavorare insieme Casa Museo Cervi e Casa Museo Carlo Tassi. È infatti un cammino di patrimoni, e di memorie, quello che collega i due Musei, attraverso una selezione di opere dell’artista di Bondeno, provenienti dalla sua abitazione appena riconosciuta nella rete delle “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia- Romagna” di cui fa già parte Casa Cervi.
Le opere di Tassi escono così dagli spazi della Casa Museo di Bondeno (in provincia di Ferrara), e giungono a Casa Cervi. Un percorso che unisce terre di pianura solo apparentemente lontane, accomunate dal fiume Po, dalla ampiezza dell’orizzonte, da colture, dal lavoro di contadini, dagli amarcord della vita nelle osterie, luogo di impegno nel dopolavoro: sono questi a ben vedere i soggetti ricorrenti del corpus delle opere di Tassi. Artista dalla robusta preparazione e docente di educazione artistica, Tassi ritrae il paesaggio e le persone che lo abitano senza riferimenti precisi (salvo alcuni casi), come in un fermo immagine. Paesaggio naturale e paesaggio umano si fondono e si trasformano nelle sue opere in un moto perenne, di mani, di rami, alberi, abbracci materni. Non è solo racconto della sua terra, è racconto universale.
È così che vi si possono trovare suggestioni della terra dei Cervi: terra di contadini, di braccianti, di donne e uomini che dal lavoro traggono le motivazioni per la crescita di consapevolezza sociale, per la costruzione di un’etica collettiva, per prese di posizione e rivendicazioni (Il Corteo, olio acquarellato su tela). Ma c’è anche un altro ponte ideale che lega la vicenda artistica di Tassi e la terra dei Cervi: le donne. Le donne dei Cervi, protagoniste insieme agli uomini della epica vicenda familiare, con le donne forti delle tante tele e sculture di Tassi, costruttrici dei valori etici, generatrici di vita e interpreti di un dolore assoluto, quando la vita viene strappata. Questi sono solo alcuni dei fili che legano le opere di Tassi alla vicenda umana e esistenziale della famiglia Cervi: una sinergia con le opere conservate a Casa Cervi, che conferma come l’arte sia il luogo dell’universale.