Descrizione
A cura di Sandro Parmiggiani e Paola Varesi
Antonio Facci. Una storia ritrovata
Aprile 2023
Questo catalogo è stato realizzato in occasione della mostra omonima Antonio Facci. Una storia ritrovata, tenutasi presso l’Istituto Alcide Cervi dal 23 aprile all’11 giugno 2023. Il catalogo e la mostra sono stati curati da Sandro Parmiggiani, Paola Varesi e Mirco Zanoni.
L’Istituto Cervi ringrazia la famiglia Facci per la donazione delle opere di Antonio Facci.
L’abbraccio di Casa Cervi a Antonio Facci
Albertina Soliani
Presidente Istituto Alcide Cervi
Antonio Facci è qui con noi a Casa Cervi, nel cuore di questo 25 aprile.
Un 25 aprile che è come una pietra di inciampo, oggi, nella politica nazionale. C’è nell’aria come un’incertezza, un disagio, un’assenza. Alcuni rappresentanti della Repubblica non riconoscono la scelta di allora, dell’Italia antifascista e resistente che ha riscattato la vergogna del ventennio fascista.
Se non si rispetta la volontà di un popolo sovrano, che con la Resistenza ha ritrovato la propria dignità, non si è adatti a governarlo, tanto meno a rap- presentarlo.
Si possono anche vincere le elezioni, ma si resta perdenti per sempre nella storia. Riconoscerlo è verità, il resto è menzogna.
Antonio Facci ha attraversato il ‘900, ha patito la discriminazione fascista, ha scelto nella libertà
dell’arte di cantare la vita, la natura, il lavoro, l’umanità contadina, la resistenza. Ha voluto che solo l’arte parlasse. Non ha cercato altre parole, non si è messo sotto i riflettori.
La luce scorre dalle sue opere, alcune delle quali rimarranno per sempre a Casa Cervi. Nella Casa contadina, oggi Museo, che ha difeso l’umanità contro la disumanità. Un simbolo della lotta antifascista, della Resistenza.
Sarà per sempre qui, grazie alla generosità delle figlie Marusca e Doriana. Un segno della fiducia nei valori della democrazia.
Si arricchisce cosi il patrimonio artistico di Casa Cervi, destinato a vivere anche nel territorio, presso le comunità. Un modo per fare vivere la democrazia con le energie dell’arte, della cultura, dell’educazione. Perché la democrazia va coltivata da tutto un popolo.
Le opere di Antonio Facci giungono a Casa Cervi
poche settimane dopo la consegna, da parte della Regione Emilia Romagna, di un’ opera straordinaria di Sebastian Matta: Morire per amore.
Sono i messaggi che scaturiscono dalla Resistenza, e sono l’anima di un mondo nuovo.
Una testimonianza preziosa per le generazioni che verranno.
Oggi l’opera di Antonio Facci vede l’abbraccio del popolo democratico.