Sono in corso le sette serate del Festival Teatrale di Resistenza a Casa Cervi, giunto alla sua 20esima edizione e organizzato dall’Istituto Alcide Cervi in collaborazione con Boorea.
Nella quarta serata del Festival di giovedì 15 luglio 2021 andrà in scena alle ore 21.30 lo spettacolo 20/20 della compagnia bolognese (S)Blocco5.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Le serate sono a capienza limitata, in ottemperanza alle misure anti-Covid; è necessario portare la mascherina. L’ingresso è a offerta libera; si consiglia di arrivare almeno 20 minuti prima dell’inizio degli spettacoli. La prenotazione è obbligatoria ai numeri 0522 678356 / 333 3276881 e via email al seguente indirizzo: info@istitutocervi.it.
In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al chiuso. Durante le serate di spettacolo Casa Cervi rimane aperta ai visitatori. Per aggiornamenti e modifiche consultare www.istitutocervi.it e i profili social dell’Istituto.
GIOVEDÌ 15 LUGLIO 2021
Ore 21.30 / Spettacolo in concorso
(S)Blocco5 (Bologna)
20/20
PERFORMANCE/INSTALLAZIONE
drammaturgia Walter Valeri
regia Ivonne Capece
concept visivo Micol Vighi
performer Giulio Santolini
produzione (S)Blocco5 con il contributo di Regione Emilia Romagna e il patrocinio di Comune di
Bologna, Comune di Modena, Comune di Forlì (altri Comuni in iter di coinvolgimento);
partnership di ELSINOR-Centro di produzione teatrale, AICS Bologna e Ferrara,
Fondazione Internazionale ATRIUM European Cultural Route Architecture of Totalitarian
Regimes in Europe’s Urban Memory
In scena un performer circondato da videoproiettori in un teatro/museo/luogo d’arte abbandonato, in cui mancano luci e fari, solo neon e luci di emergenza azionate dal performer stesso. Attorno nessuno, il mondo fuori forse non esiste più, il performer si muove tra le rovine della storia, dell’arte e del teatro: i residui di quello che c’era e che si sta consumando, per lasciare posto a qualcosa di nuovo dai contorni indefiniti. Il futuro è oltre le pareti del teatro, è fuori. Ma fuori non si può andare e nessuno può entrare: il teatro/museo è chiuso. Giasone trasporterà il suo agnello d’oro nel Novecento, fino al 2021. Ma non lo sta salvando. Lo sta mettendo in pericolo.
20/20 confronta due anni in cui l’Italia ha tremato: 1920 e 2020, racconta 100 anni di sconvolgimenti, sogni e mutilazioni di sogni; racconta del Biennio Rosso e del Biennio della Pandemia, del rapporto tra desiderio di costruire un passato e buco nero pandemico, epoca senza passato, intrappolata in un presente terroristico a cui è negata l’ipotesi di un futuro.
Il Novecento non finisce nel 1999: finisce nel 2020, con l’epidemia mondiale che svergogna le inadeguatezze del sistema socioeconomico che per duecento anni abbiamo tutelato, che ci virtualizza, ridefinisce l’idea di rapporto tra noi e gli altri, tra noi e la natura.
Al termine dello spettacolo nell’ambito della rassegna “Voci autorevoli incontrano le Compagnie” interviene Daniele Castellari, Direttore Teatro L’Attesa.